Prodotto da uno dei tanti laboratori di Google, Tangi è una piattaforma per brevi video, focalizzata su consigli e tutorial e con contributori selezionati.
Come sappiamo, Google ha decine, probabilmente centinaia, di prodotti poco conosciuti, in fase di collaudo o semplicemente di nicchia. Molti di questi provengono dai diversi lab, cioè le realtà o le aziende satellite in cui Google (o meglio, Alphabet) collauda le novità in modo più snello. Tangi, una piattaforma lanciata qualche giorno fa, è l’ennesimo caso.
Cos’è Tangi e come funziona
Lanciato dal laboratorio Area 120, uno di quelli che si occupano di sviluppare e testare nuovi prodotti, Tangi al momento esiste sotto forma di sito web e App per iPhone. Il sito è già raggiungibile in tutto il mondo, mentre la App al momento sembra essere disponibile solo negli Stati Uniti.
Il principio alla base del sito è molto semplice: rendere disponibile una raccolta di tutorial video, brevi ed efficaci, soprattutto sugli smartphone. L’obiettivo è quanto mai chiaro: aiutarci a imparare e condividere nuove abilità creative.
Per il momento il sito può essere consultato da tutti (anche la App, negli stati in cui è disponibile).
Che differenza c’è fra Tangi e le altre (numerose) piattaforme video?
Senza dubbio una delle caratteristiche fondamentali di Tangi è la sua verticalità. Invece di essere una piattaforma generalizzata nei contenuti (come TikTok) o nei formati (Come Pinterest), questa piattaforma è decisamente più specializzata. Infatti offre Esclusivamente video brevi ed esclusivamente relativi a diversi aspetti della creatività. Ecco il video di presentazione:
Inoltre, al momento Esiste una selezione in ingresso per i contributori, e anche i contenuti caricati sono curati. Insomma, rispetto al marasma che si trova abitualmente sui social, anche quelli verticali, è un grande passo avanti.
La principale critica che al momento è stata rivolta a questo servizio è proprio il fatto che esistono numerose piattaforme di condivisione di video. I fan invece sostengono che le piattaforme “tradizionali” siano estremamente dispersive per chi vuole seguire, per esempio, una serie di brevi “lezioni” su un argomento, oppure trovare facilmente un tutorial di qualche tipo.
Anche nell’aspetto Tangi, almeno nell’incarnazione Web raggiungibile dall’Italia, richiama elementi dei due “concorrenti”: a un look leggero e minimale in stile Intsagram, si affianca un sistema di gestione dei contenuti basato sul modello masonry tipico di Pinterest.